20 ago 2007

Transformers


"In te c'è più di quanto non si veda", questa frase sempliciotta è l' affermazione, prima del protagonista e poi di Optimus Prime, che ha il preciso intento di enfatizzare sulla natura camaleontica dei mitici Transformers. Ma allo stesso tempo inintenzionalmente essa è anche l' epitaffio tombale di un' opera senza sostanza in cui, al contrario di quanto afferma, NON c'è più di quanto non si veda...
La travolgente innovazione tecnologica che caratterizza la nostra epoca post-moderna investe anche il campo della settima arte, dandole una nuova veste estetica che mai avrebbe potuto conoscere coi mezzi del passato. Ma in questo nuovo orizzonte artistico è presente il timore di coloro che, come me, nutrono maggior interesse ai contenuti piuttosto che al puro enterteinment visivo. Con ciò non voglio per nulla assolutizzare che gli effetti speciali siano da mettere al bando, tutt' altro! Però dovrebbero essere posti in un rapporto ancillare rispetto alla trama e ai contenuti e non viceversa. In questo senso "Matrix" fa da magister incontrastato.
In moltissimi hanno atteso questa pellicola, anche in memoria di quello straordinario anime che per alcuni, me compreso, ha accompagnato il serenissimo periodo dell' infanzia. Ma molti di essi, tra cui me, sono rimasti delusi nelle proprie aspettative....

Dopo aver assaggiato le prime battute di quella che non potrebbe definirsi se non una sceneggiatura demenziale, mi sono subito chiesto: perchè? Di sicuro non è stata una via suggerita dal cartone, ma allora perchè? Ho pensato, allora, a 2 possibili motivazioni. O si tratta di una deliberata scelta burlesca da parte del regista, o forse (peggio ancora) per uno scopo puramente commerciale votato a rendere il film fruibile ad un vastissimo pubblico, compreso quel pubblico di teenagers in cerca di battute stupide quanto inutili e nulla più. Ammetto che alcune di queste battute mi abbiamo fatto ridere per la loro insensatezza, ma la domanda è sempre la stessa: perchè?
In aggiunta a questa gretta sceneggiatura abbiamo una trama praticamente inesistente; nel momento in cui qualche elemento interessante viene svelato, subito viene accantonato e mai più approfondito. A riguardo vorrei solo citare il geniale spunto, appena lievemente sussurrato, secondo cui la rapida e maestosa evoluzione elettronica degli ultimi decenni sul pianeta Terra sarebbe stata possibile sulla base della scoperta e dello studio delle apparecchiature iper-tecnologizzate del colosso criogenizzato di Megatron. Fantastica idea! Non c'è che dire! Allora perchè non farne il cardine di una trama sostanziosa e robusta? Mi chiedo come si possa sprecare così un' idea del genere....
L' ambito registico ed estetico, invece, merita i complimenti. Le inquadrature fanno sentire lo spettatore al centro dell' azione e anche se talvolta risultano un pò confusionarie, ciò è avvertito come un peccato veniale, giustificato dal coinvolgimento.
Il design viscerale dei Transformers è davvero accattivante! L' evoluzione stilistica dei monolitici (o quasi) droidi dell' anime, datati anni '80, è senz' altro legittima, e forse anche necessaria, oltre che artisticamente eccezionale.
Regia e sfx di questo calibro sarebbero stati degli ottimi supporti per una trama all' altezza e una sceneggiatura che non fosse idiozia pura. Sarebbe potuto essere un gran film, magari inscrivibile (anche se non rigidamente) nel genere action/scienze-fiction, ma così non è stato purtroppo.
Adesso, piuttosto delusi, non possiamo che attendere il sequel suggerito dalle ultime immagini, nella speranza che questa volta ne possa scaturire una rappresentazione più degna per quei leggendari robottoni che noi tutti abbiamo nel cuore da molto molto tempo, un tempo ormai perduto, che, sfortunatamente, questo film ha fallito nel tentativo di rievocare...

0 commenti: